Dopo 27 anni vogliamo
ricordare quanto allora riportato sulla nostra rivista associativa
“Pegaso” con l’augurio che a breve si possa anche oggi
ripartire. Nel frattempo l’Amministrazione ha ottenuto i fondi per
ripristinare la viabilità fino all’osservatorio, interrottasi a
seguito una “Bomba d’acqua” nel 2013 che ha reso la struttura,
già in grosse difficoltà, non più fruibile. Contiamo in un
prossimo intervento finalizzato al ripristino del sito astronomico che ci
consenta di ripartire velocemente anche grazie alla nuova
strumentazione tecnologica nel frattempo acquisita grazie al progetto RETE.
PEGASO Anno V n° 23 Luglio – Agosto 1994
OSSERVATORI DELL’ASSOCIAZIONE
ASTRONOMICA UMBRA
Inaugurato il 15 ottobre il
primo osservatorio dell'Associazione
In data 15 ottobre
l'Associazione ha segnato un nuovo punto significativo nella sua
storia.
È stata Infatti inaugurata la
sede, per ora provvisoria, dell’ osservatorio di Pian delle Serre,
una località del comune di scheggia e Pascelupo a pochi chilometri
dalla vicina Gubbio. L’avvenimento a conoscenza, per tempo, dei
soci e degli abbonati, ha registrato una notevole affluenza di
pubblico alla manifestazione, cui era stato dato ampio spazio anche
tramite gli organi di stampa e di televisione, nonché tramite
opportuni comunicati diffusi nei paesi vicini alla sede
dell'osservatorio.
L'osservatorio è ubicato in
una casa di cospicue dimensioni ultimata recentemente e sita in un
posto apprezzabile sia per la trasparenza dell'aria, sia per
l'oscuramento del cielo.
Il telescopio è un
newtoniano dell’americana Meade, un DS 16 pollici (410 mm) con
focale 1800 mm ed un rapporto f=4.5. Al momento lo stesso, in attesa
di una sede definitiva, è stato disposto su una montatura
equatoriale alla tedesca già in possesso dell'associazione ed
appositamente irrobustita, talchè le vibrazioni sono state davvero
ridotte al minimo, ed anche in presenza di venti forti sono
estremamente contenute.
La montatura poggia su un treppiede munito di ruote le quali scorrendo su una pista di cemento appositamente costruita dal Comune per l'occasione, permette di spostare lo strumento su una piazzola dove sono posizionate le tre piastre di riferimento per le viti Calanti. Posto lo strumento nella sua sede naturale, è realizzato immediatamente l'allineamento polare già predisposto, e tramite due livelle di alta precisione meccanica viene verificata la verticalità della colonna. La soluzione non è certo l'ideale, anche perché costringe l’eventuale osservatore al freddo, ma era ed è l’unica possibile al momento, data l’assenza di una cupola, e soprattutto di una montatura adeguata che consenta allo strumento di lavorare al meglio delle sue possibilità.
La montatura poggia su un treppiede munito di ruote le quali scorrendo su una pista di cemento appositamente costruita dal Comune per l'occasione, permette di spostare lo strumento su una piazzola dove sono posizionate le tre piastre di riferimento per le viti Calanti. Posto lo strumento nella sua sede naturale, è realizzato immediatamente l'allineamento polare già predisposto, e tramite due livelle di alta precisione meccanica viene verificata la verticalità della colonna. La soluzione non è certo l'ideale, anche perché costringe l’eventuale osservatore al freddo, ma era ed è l’unica possibile al momento, data l’assenza di una cupola, e soprattutto di una montatura adeguata che consenta allo strumento di lavorare al meglio delle sue possibilità.
Pure in tali condizioni di
precarietà, si è realizzata tuttavia, con poca spesa, una montatura
di rispetto, migliore comunque, di almeno un fattore 10, rispetto a
quella che viene fornita di serie con lo strumento: tutto il sistema
raggiunge infatti i 3 quintali di peso. La montatura è stata
realizzata da Stefano mangialasche, il quale ha curato pure la parte
elettrica ed elettronica mettendo a posto un sistema che rappresenta
la massima efficienza ottenibile. La spesa, considerando che la
montatura originaria è stata donata da Giorgio Carlani, è stata
davvero contenuta, ed inferiore al mezzo milione.
Gli intervenuti alla
manifestazione, hanno potuto apprezzare per la prima volta la visione
telescopica di oggetti celesti, ben contenti che un tale sito
osservativo fosse finalmente realizzato in Umbria.
Fra i partecipanti non
possiamo certo fare a meno di sottolineare la presenza di illustri
rappresentanti del mondo della Scienza, quali prof Paolo Maffei
dell'università di Perugia, Raitre, televisioni locali e la stampa.
Ancora una volta si sente la
profonda necessità di ringraziare sentitamente l'amministrazione
comunale nella persona del sindaco, degli assessori, del consiglio
comunale tutto, dell’ufficio tecnico del Comune e della Comunità
Montana per la disponibilità e sensibilità che continua a
dimostrare nel rispondere ad ogni nostro desiderio: un vero esempio
per gli altri comuni più grandi (per popolazione) da tempo sordi
alle esigenze della scienza che noi rappresentiamo ad essi.
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